Legambiente Lazio: Via i cassonetti dalle strade di tutta Roma, subito raccolta differenziata domiciliare in tutti i nuovi quartieri, iniziative per ridurre e riusare i materiali, nuovi investimenti per la raccolta differenziata, sì alla chiusura del ciclo con i termoinceneritori, ma non sono la panacea per il male “rifiuti”. Cinquanta “Amici del Riciclo”, con cappellino, K-way e tesserino, ieri sono scesi per strada a Viale Marconi a Roma, per sensibilizzare i cittadini e i commerciati ad effettuare la raccolta differenziata, monitorare lo stato dei cassonetti stradali, fare multe simboliche, invitare i clienti dei supermercati a “disimballarsi” liberandosi dagli imballaggi inutili e a smaltirli correttamente. E’ “Amici del riciclo day”, l’iniziativa organizzata da Legambiente Lazio nell’ambito del progetto realizzato con Achab Group, una società di comunicazione ambientale, con il contributo dell’Assessorato alle Politiche ambientali del Comune di Roma e la collaborazione dell’Ama Spa, per
incrementare la raccolta differenziata in città. Con l’occasione Legambiente Lazio ha presentato alcune prime elaborazioni rispetto ai dati della raccolta differenziata a Roma. A partire da una curiosità: quali sono i cittadini più virtuosi nella raccolta differenziata? Sulla base dei dati della raccolta multimateriale stradale (quella del vetro, plastica, alluminio e metalli del cassonetto blu per capirsi) nei primi nove mesi del 2007 emergono risultati molto interessanti: a riciclare di più questa frazione, sono gli abitanti del Municipio Roma 3, con 16,05 kg/abitante raccolti nel periodo considerato, seguiti al secondo posto da quelli del Municipio Roma 11, con 15,01 kg/abitante e del Municipio Roma 17, al terzo posto con 14,40 kg/abitante. A fondo classifica, invece, il Municipio Roma 8, con 6,73 kg/abitante, il Municipio Roma 18, con 7,07 kg/abitante e il Municipio Roma 20, con 8,49 kg/abitante. Nei valori assoluti si registra, quindi, una differenza davvero sostanziale tra i diversi
Municipi, con quantitativi che sono quasi uno il triplo dell’altro tra il primo e l’ultimo in classifica.
“In questi giorni in cui il dramma della malagestione dei rifiuti sta affliggendo le popolazioni in Campania, abbiamo voluto mettere in campo azioni concrete e visibili in città per chiedere più raccolta differenziata e parlare con i cittadini –ha dichiarato Lorenzo Parlati, Presidente di Legambiente Lazio-. A Roma in questi anni c’è stata una crescita importante della raccolta differenziata, ma siamo ancora molto lontani dagli obiettivi fissati dalla recente Legge finanziaria, da una gestione dei rifiuti moderna, che abbia un basso impatto ambientale e ci permetta di riutilizzare e riciclare il più possibile. In questo senso, la ricetta è chiara, è quella di centinaia di Comuni e di diverse Regioni italiane: vanno tolti i cassonetti dalle strade, passando alla raccolta domiciliare o porta a porta, rendendo così più facile la raccolta stessa. Questa è la vera soluzione del problema rifiuti, non lo è la discarica di Malagrotta che da decenni crea danni ai cittadini e al territorio, come non lo sono i termovalorizzatori, che è inutile far crescere all’infinito visto che possono trattare al massimo il 40% dell’indifferenziato: discariche e termovalorizzatori devono avere quel ruolo residuale che la legge ci impone, mentre la priorità va data a riduzione, riuso e differenziata.”
E’ stata di 1.829.458 tonnellate la produzione di rifiuti a Roma nel 2006 (ultimo dato disponibile), 656,90 kg per abitante, un dato sostanzialmente stabile rispetto al 2004 in cui se ne producevano 653,90 kg per abitante. La differenziata nel periodo 2001/2006 ha visto un incremento del 190%, è triplicata, passando dal 5,6% al 16,2% (dati calcolati escludendo la raccolta differenziata degli inerti come per le altre città italiane). Nel 2006 sono carta e cartone con oltre 178.000 tonnellate a
trainare i numeri della differenziata, mentre, allo stesso modo, sono di grande interesse i dati relativi alle oltre 22.000 tonnellate di scarti verdi dei giardini, con un incremento rispetto al 2005 del 46,92%, e alle quasi 12.000 tonnellate di sostanza organica, con un incremento del 69,39%. Il vero punto dolente sembra essere quello delle 42.000 tonnellate di multimateriale: anche in questo caso si registrano dei miglioramenti (+18,19 nel 2005 e +13,38 nel 2006), ma non c’è il salto di qualità delle altre frazioni.
“Con gli Amici del riciclo, cittadini volontari che si danno da fare per il loro quartiere, vogliamo indicare con chiarezza la strada da imboccare, senza perdere tempo, quella della riduzione della produzione di rifiuti, del riuso e della raccolta differenziata –afferma Cristiana Avenali, Direttrice di Legambiente Lazio-. Si parla tanto dei sì e dei no agli impianti e sembra che solo questo sia il problema, ci chiediamo perché invece ci sia un grande no alla raccolta differenziata. Bisogna partire da cose veramente semplici, come il prevedere la raccolta porta a porta nei nuovi quartieri che nascono, in cui i cittadini arrivano senza abitudini consolidate e disponibili subito a mettere in campo questo tipo di raccolta più virtuoso. Quella del porta a porta è la strada già imboccata da tempo in molte città, come Milano o i tanti capoluoghi del Veneto o dell’Emilia Romagna, che non richiede tempi lunghi o grosse tecnologie, basta eliminare i cassonetti e chiedere ai cittadini di buttare i rifiuti differenziati direttamente nei sacchi neri e trasparenti. Non c’è più tempo da perdere, purtroppo anche la nostra città e la nostra regione rischiano situazioni di emergenza, e non certo per colpa della mancanza di impianti.”
Secondo Legambiente Lazio la ricetta è chiara: via i cassonetti dalle strade di tutta Roma per raccogliere i rifiuti differenziati e indifferenziati direttamente nei sacchi, subito raccolta differenziata domiciliare in tutti i nuovi quartieri, iniziative per ridurre i rifiuti come la vendita dei prodotti sfusi o alla spina con un obiettivo di riduzione del 10% al 2015, rilancio del riuso dei materiali a partire da quel 52% potenzialmente riusabile che transita nelle isole ecologiche comunali (dati “Occhio del Riciclone”), nuovi investimenti per la raccolta differenziata per cambiare sistema di gestione e potenziare gli impianti di trattamento a partire dal multimateriale, nuove campagne di informazione e sensibilizzazione, sì alla chiusura del ciclo con i termoinceneritori ma non sono la panacea per il male “rifiuti”, va data priorità a riduzione, riuso e alla differenziata.
Ha partecipato all’iniziativa: Dario Esposito, Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Roma.
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