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Comuni Ricicloni monitora e premia le sempre più numerose realtà che negli anni hanno imparato a gestire, ridurre, raccogliere, trattare i propri rifiuti, i numerosi casi di successo con l’obiettivo di renderli il più possibile contagiosi

Quest’anno abbiamo deciso di proporre un’edizione speciale per la regione Lazio per mettere in risalto, in un contesto regionale particolarmente critico, i numerosi casi di buona gestione dei rifiuti che si vanno diffondendo.

Edizione 2015

Edizione regionale

Premiazione
Premiazione

Dopo un anno di studio, si è conclusa la prima edizione di Comuni Ricicloni nel Lazio grazie alla collaborazione con l’Assessorato alle Politiche del Territorio Mobilità e Rifiuti della Regione Lazio. Una campagna nata dalla storica iniziativa nazionale di Legambiente che ha visto il suo esordio nel lontano 1994, 22 anni di attività con adesioni crescenti di anno in anno. I dati raccolti attraverso una scheda inviata alle amministrazioni, corrispondono a ben il 71% degli abitanti del Lazio in 115 comuni, 4.182.268 persone su 5.889.649, Utenze domestiche: 1.794.088 utenze domestiche e 77.655 non domestiche. 

Sulla percentuale di raccolta differenziata, sono stati premiati i primi 3 comuni classificati e in totale gli 11 riciclonicon differenziata superiore cioè al 65%: primo classificato Oriolo Romano (VT) con il 79,67%, seguito da Castelnuovo di Porto (RM) con il 78,78% e Castelliri (FR) con il 77,60%.

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Edizione 2014

Edizione Nazionale

Consegnati i premi della XXI edizione di “Comuni Ricicloni”: sono 1.328 i campioni nella raccolta differenziata dei rifiuti, il 16 per cento dei comuni d’Italia per un totale di 7,8 milioni di cittadini che hanno detto addio al cassonetto, pari al 13,7 per cento della popolazione nazionale che oggi ricicla e differenzia i rifiuti alimentando l’industria del riciclo e quindi la Green Economy (150 mila posti di lavoro). Per accedere alle classifiche i comuni devono aver raggiunto l’obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata. La classifica è poi costruita attraverso un indice di buona gestione dei rifiuti urbani: quest’anno per la prima volta i “primi della classe” sono almeno uno per ogni regione d’Italia, con l’unica eccezione della Valle d’Aosta, che non ha neanche un comune virtuoso.  Ci sono poi i 300 comuni “Rifiuti free”, dove cioè la popolazione riduce e ricicla più del 90% dei rifiuti che si producono mediamente per ogni italiano, dimostrando chiaramente che è possibile trasformare una vergogna in una eccellenza nazionale.

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Edizione 2013

Edizione Nazionale

L’8 luglio sono stati presentati i dati dell’iniziativa di Legambiente “Comuni Ricicloni”. Sono Castelnuovo di Porto (VT), Oriolo Romano (RM), Sermoneta (LT), Gallese (VT), Alatri (FR), Nepi (VT), Allumiere (RM), Cave (RM), Canepina (VT) e Campodimele (LT) i Comuni Ricicloni 2013 di Legambiente, quelli che nel 2012 hanno superato il 65% di raccolta differenziata. Non c’è nessun capoluogo nel Lazio e nel centro Italia che abbia raggiunto questa soglia, richiesta per legge entro il 2012. Roma altra grande assente, rimane ferma al 24%. Riconoscimento speciale per Castelnuovo di Porto, Oriolo Romano e Sermoneta che si aggiudicano anche il nuovo prezioso titolo di questa XX edizione come comuni “Rifiuti Free”, per essere riusciti a ridurre di circa il 90% la quantità di rifiuti da smaltire. Cresce lentamente nel Lazio il numero dei ricicloni, che passa da 6 a 10 Comuni che hanno intrapreso una corretta gestione dei rifiuti. Dei 378 Comuni totali, rappresentano appena il 2,6% ma sono in crescita di un +1,06% rispetto allo scorso anno. Sono i piccoli e medi comuni a tenere alto il valore nel Lazio, con metà dei comuni che è sotto i 5.000 abitanti, 8 su 10 sotto i 10.000 e tutti comunque sotto i 30.000 abitanti.

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Edizione Provincia di Roma

È questa un’edizione zero per il Lazio, una primissima edizione locale dell’iniziativa Comuni Ricicloni di Legambiente riferita alla Provincia di Roma, responsabile del 77% del quantitativo prodotto in un anno nell’intera regione con il più alto livello di produzione pro capite, pari a 632,77 kg/ab/anno. Negli ultimi anni numerose amministrazioni della provincia hanno scelto percorsi virtuosi di gestione dei rifiuti, grazie ai quali si è registrato un incremento della raccolta differenziata, per questo abbiamo deciso di raccontarlo con l’auspicio che l’effetto sia contagioso.

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