POLVERI SOTTILI: A ROMA NEL 2010 68 SFORAMENTI CONTRO 47 DEL 2009, +30%

Smog in aumento ad inizio 2010 in quasi tutte le aree di Roma: 68 sforamenti contro i 47 del gennaio 2009, con un incremento del 30%. E’ passato appena un mese dall’inizio dell’anno e sono questi i superamenti rilevati, da parte delle dieci centraline capitoline, del limite previsto dalla legge per la presenza di poveri sottili nell’aria. Nuovo grido d’allarme lanciato oggi da Legambiente, in occasione del blitz antismog organizzato lungo viale Marconi, nell’ambito di “Mal’Aria”, la storica campagna contro l’inquinamento atmosferico e il traffico veicolare.

Mascherine contro lo smog nelle vetrine dei negozi, questa la cornice in cui si è svolta la protesta, con lo scopo di chiedere all’amministrazione capitolina nuovi provvedimenti anti-traffico contro le cosiddette pm10, che rappresentano una minaccia non solo per l’ambiente, ma anche per la salute umana. Maglia nera alla centralina di Cinecittà, dove il limite nei primi 28 giorni del 2010 è stato superato 11 volte contro i 5 del 2009. Seguono Corso Francia (10 sforamenti contro gli 8 dell’anno scorso) e Preneste (9 sforamenti contro 4 ) con Tiburtina (9 sforamenti contro 7). Peggiorano anche Fermi (8 sforamenti contro 7), Villa Ada (4 superamenti nel 2010 e 2 lo scorso anno). Stabili Magna Grecia e Bufalotta (5 e 2 superamenti rispettivamente). Un solo giorno di miglioramento ad Arenula (5 nel 2010 contro 6 nel 2009).

“La situazione è davvero preoccupante, il miglioramento tanto sventolato dall’amministrazione capitolina non esiste, basta scherzare con la salute dei cittadini – ha dichiarato Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio – , ora è tempo di passare all’azione e adottare misure drastiche contro il traffico privato. Vanno invece nella direzione opposta i provvedimenti adottati finora dalla Giunta Alemanno, come la riduzione delle strisce blu o dell’orario della ZTL, ma anche l’aumento degli stalli per i pullman, nonché la decisione di far correre nel tessuto urbano il Gran Premio di Formula Uno. Il problema va affrontato nell’immediato con provvedimenti emergenziali, secondo il piano di risanamento dell’aria approvato dalla Regione Lazio, anche con due giornate di targhe alterne a settimana ed alcune domeniche ecologiche. Per il resto, bisogna approvare al più presto il Piano strategico della Mobilità, secondo le ricette che indichiamo ormai da tempo: rilancio della cura del ferro, con un nuovo ruolo strategico per il tram; aumento corsie preferenziali protette; incremento di ZTL e pedonalizzazioni, a partire dal Tridente; potenziamento della mobilità sostenibile, con approvazione e finanziamento del biciplan”

In particolare, in questo mese di Gennaio, nella Capitale si sono già registrati tre giorni di sforamenti continui delle polveri sottili, dal 13 al 15, intervallati da un giorno di smog entro i livelli, ben altri cinque giorni di superamenti consecutivi, dal 17 al 21, un altro giorno nei limiti, ed altri tre giorni fuorilegge, dal 23 al 25. Una situazione davvero ad alto rischio per la salute umana, considerando che tutte le ricerche affermano ormai con chiarezza cose agghiaccianti, ultimi i recenti dati dello studio Epiair che dimostrano come esista una correlazione scientificamente dimostrata tra i picchi di smog ed il numero dei morti ed i ricoveri per malattie cardio-vascolari e respiratorie.

In tal senso, il Piano di risanamento dell’aria approvato dalla Regione Lazio è una buona notizia ed uno strumento fondamentale per affrontare l’emergenza, da sfruttare da parte delle amministrazioni locali, vista anche la possibilità di chiedere contributi all’Unione Europea. Tanto più che Roma e Frosinone, individuate come le due aree di maggiore criticità della Regione, sono comprese nelle 132 aree di dieci Paesi europei nei cui confronti è stato aperto un procedimento di infrazione dalla Commissione europea, proprio a causa del livello delle Pm10, che entro il 2011 esporrà il nostro Paese all’ennesima sanzione annunciata da parte dell’Unione europea.

“Alcuni commercianti della zona hanno accettato di mettere ai loro manichini la mascherina antismog di Legambiente – ha dichiarato Annamaria Baiocco, segretaria del Circolo Legambiente Garbatella – per dimostrare come sia ormai ampiamente risaputo che il traffico stradale sia la maggiore fonte di inquinamento nelle aree urbane, un inquinamento continuo e dannoso per la salute. Per questo abbiamo voluto proporre questo incontro con i cittadini, per confrontarci sulle soluzioni più praticabili per una migliore qualità della mobilità nel nostro territorio, tanto più che la centralina di Fermi è una di quelle che ha fatto registrare più sforamenti, in modo da privilegiare il trasporto pubblico”.

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