Oggi i delitti contro l’ambiente restano, di fatto, impuniti. Oggi, chi inquina non paga. Paghiamo solo noi, il popolo inquinato.
Sono gli ultimi giorni per il disegno di legge sugli ecoreati, dopo due anni di discussione tra Camera e Senato.
Si tratta di una norma che introdurrebbe finalmente la parola ambiente nel codice penale. Fatti gravi come l’inquinamento, il disastro ambientale o il traffico di materiale radioattivo diventerebbero veri e propri delitti, con sanzioni adeguate, la possibilità di arresti in flagranza, tempi di prescrizione raddoppiati.
Il pressing degli inquinatori non si è fermato, ottenendo la cancellazione immediata del divieto di uso dell’airgun per le ricerche petrolifere. Il testo è tornato al Senato, con il rischio che venga affossato, facendo così un imperdonabile regalo alle ecomafie.
Il 21 maggio è l’ultima data utile per l’approvazione definitiva del ddl sui delitti ambientali al Senato, prima della pausa per le elezioni amministrative e noi abbiamo fatto partire il #countdownecoreati. Il governo si è impegnato pubblicamente a farlo.
Il Governo deve dirci da che parte sta.