Goletta dei Laghi di Legambiente fa tappa ai Castelli Romani
alla scoperta del lago di Albano tra captazioni eccessive, privatizzazioni e concessioni stile
Ostia

Legambiente: “Il lago di Albano in calo esponenziale, è necessario fermare i prelievi e
difendere questa parte importante del nostro territorio dai furbetti pronti ad invadere gli spazi
demaniali

I laghi di Albano e Nemi straordinarie occasioni di promozione del territorio. Questo patrimonio è messo a rischio da continue captazioni, per il lago Albano, e privatizzazioni degli accessi al lago. Il livello del Lago Albano è rimasto pressoché costante dal 1950 sino al 1980. Poi è iniziato un “prosciugamento” che -come evidenziano le risultanze dello studio “Analisi delle disponibilità idriche in relazione al fabbisogno ambientale nell’area dei Colli Albani” realizzato dal Dipartimento di Ingegneria Civile di Roma Tre per la Regione Lazio – ha assunto in modo preoccupante caratteri esponenziali: 50 centimetri di abbassamento dal 1980 al 1985, nel decennio successivo una discesa sino a meno 2 metri e infine, tra il 1995 e il 2005, si è raggiunta la soglia negativa di meno quattro metri rispetto al livello originario (le misure sono state prese prendendo come “0 idrometrico” l’incile del lago che si trova a 292 metri s.l.m. e tenendo presente che l’oscillazione media annuale dei laghi è di 10 metri).

“L’abbassamento delle acque resta il vero problema del Lago Albano – commenta Renato Arioli, presidente del circolo Appia Sud Il Riccio -. Nulla è stato fatto per controllare le captazioni; gli autorizzati prelevano troppa acqua, mentre sono un’infinità i prelievi abusivi fuori da ogni controllo, con l’inevitabile risultato del calo esponenziale del lago. Non bisogna dimenticare la mancata pulizia delle sponde, l’esistenza ancora di qualche scarico abusivo, il problema delle frane e la pessima gestione delle sponde. Il lago Albano non è nemmeno del tutto immune dal problema dell’accesso al lago che presenta dei tratti in cui sono presenti cancelli di hotel, pizzerie e scuole di vela. In particolare, nel caso di Via spiaggia Lago sono evidenti i cancelli e i cartelli di divieto
di accesso”.

Problemi di accesso al lago anche per Nemi, un luogo ricco di storia e leggende che provengono dall’antica Roma. Vari cancelli su terreni privati si incontrano anche per via del Perino; solo verso la  fine di questa si può accedere ad una spiaggetta libera.

Le minacce per i laghi non finiscono qui. È notizia di questi giorni il sequestro della Guardia della Finanza di quattro stabilimenti sul lago Albano che, nonostante avessero l’autorizzazione per il solo noleggio ambulante di attrezzature, avevano messo in piedi stabilimenti veri e propri. E proprio in questi giorni sarebbero invece in corso i dissequestri di altre cinque aree bloccate sin dal 2008 per motivi analoghi.

È un po’ surreale, quattro stabilimenti vengono giustamente sequestrati dalle Forze di polizia mentre nello stesso luogo e negli stessi giorni cinque aree vengono riconsegnate alla Regione, dopo essere state anche esse sequestrate anni fa, per motivi analoghi –commenta Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio -. È la dimostrazione che anche sui nostri laghi ci sono troppi furbetti che invadono con abusi gli spazi demaniali, può quindi essere utile il nuovo Piano di Utilizzazione degli Arenili che sta approntando la Regione, ma la priorità deve essere quella del libero accesso e della massima fruibilità. Una nuova stagione di concessioni stile Ostia sarebbe una sciagura, ai nostri laghi non servono muri e cancelli, sono utili servizi ma non cittadelle in spiaggia. Sono positivi, in tal senso gli investimenti della Regione che devono essere usati bene per ripristinare le aree.”

Oggi al Lago Albano ha fatto tappa la Goletta dei Laghi di Legambiente, la campagna di monitoraggio scientifico e informazione per la tutela degli ecosistemi lacustri realizzata anche grazie al contributo del COOU (Consorzio Obbligatorio Oli Esausti). Apertura speciale del Museo delle Navi di Nemi e nel pomeriggio navigazione su un battello elettrico sul lago Albano alla scoperta delle bellezze del territorio. Un nuovo appuntamento promosso da Legambiente Lazio a conclusione di “Operazione Laghi”, l’iniziativa regionale realizzata con il sostegno dell’Assessorato all’Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile della Regione Lazio, per conoscere e difendere i nostri laghi così preziosi ma spesso trascurati.

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