goletta verde

Inquinamento, abusi edilizi, assalti al Paesaggio: la campagna di Legambiente per monitorare e difendere il Mare.

Con il tuo aiuto.

Edizione 2019

Goletta Verde presenta i risultati del monitoraggio nel Lazio: cariche batteriche elevate per 12 campionamenti su 24, 10 punti “fortemente inquinati” e 2 “inquinati”

Ad Ardea, Nettuno, Tarquinia, Cerveteri e Pomezia le situazioni puntuali peggiori da troppi anni consecutivi con risultati pessimi

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Edizione 2018

La Goletta Verde arriva nel Lazio a Ostia (Rm)

Dossier Mare Nostrum 2018 di Legambiente
Non si fermano i reati a danno del mare: il Lazio al quarto posto in Italia nella classifica del mare illegale, con cinque reati accertati al giorno e altrettante infrazioni per ogni chilometro di costa

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Edizione 2017

Il monitoraggio di Goletta Verde
Dei 23 punti monitorati lungo le coste laziali, più del 50% presentavano cariche batteriche elevate

Maladepurazione: Legambiente assegna le Bandiere nere ai luoghi “peggiori” del litorale

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Edizione 2016

Su 23 punti monitorati lungo la costa ben 16 presentavano cariche batteriche elevate. Nel mirino principalmente le foci di fiumi e canali in tratti spesso molto frequentati dai bagnanti. Maglia nera alla provincia di Roma

Legambiente: “È quanto mai urgente nel Lazio adeguare e rendere più efficiente il sistema depurativo per non compromettere il mare, e iniziare a rilanciare la blu economy in chiave sostenibili”

Comunicato conclusivo

Edizione 2015

Risultati rilevamenti Goletta Verde: cariche batteriche elevate per 15 campionamenti su 24‏
Scarichi abusivi o non controllati direttamente su spiaggia e un deficit depurativo, sono i principali fattori che continuano a mettere a dura prova il mare del Lazio, dei ventiquattro punti monitorati lungo le coste laziali da Goletta Verde, 15 presentano una carica batterica superiore ai limiti consentiti dalla legge. Per frenare le problematiche legate alla depurazione, Legambiente chiede che Regione e amministrazioni comunali, di costa e entroterra, siano attive nella risoluzione dei deficit depurativi ancora presenti, per non compromettere una delle principali risorse di questo territorio, e iniziare a rilanciare l’economia turistica e del mare in chiave sostenibile.

giornaleLEGGI LA RASSEGNA STAMPA DEL PASSAGGIO DI GOLETTA VERDE NEL LAZIO

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TGR Lazio – Con #GolettaVerde alla Casa del Mare di Ostia

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TGR Lazio – Presentazione dossier demanio marittimo #GolettaVerde

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TGR Lazio – Presentazione dei dati di Goletta Verde nel Lazio 2015

Edizione 2014

Lazio da bollino rosso
È senza appello l’esito dei monitoraggi di Goletta Verde: sui 24 campionamenti effettuati lungo i 329 chilometri del litorale laziale, ben 18 – cioè il 75% – presenta un’altissima concentrazione di inquinamento microbiologico. Le acque analizzate dal laboratorio mobile di Legambiente hanno evidenziato la presenza di scarichi non depurati adeguatamente con presenze di valori di escherichia coli e enterococchi intestinali ben al di sopra dei valori consentiti dalla normativa vigente, in particolare per i prelievi effettuati in prossimità di foci di fiumi, torrenti e canali. Per 13 dei 18 punti critici riscontrati, il giudizio è addirittura di “fortemente inquinato”.
È questa la fotografia scattata dalla celebre campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, realizzata anche grazie al contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, che in questi giorni ha fatto tappa nel Lazio.

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“Spiaggia di Santa Severa, blitz di Goletta Verde contro gli scarichi abusivi”
Così com’era capitato nel 2010, 2011 e nel 2012, anche quest’anno i prelievi realizzati dal laboratorio mobile di Goletta Verde alla spiaggia di Santa Severa – allo sbocco del canale sul Lungomare Pirgy all’altezza di Viale dell’Olimpo – hanno evidenziato la presenza di inquinamento molto al di sopra dei limiti consentiti dalla legge. Almeno tre canali, parzialmente nascosti dalla sabbia, riversano a mare acque con una carica batterica fortemente inquinata. Canali che, presumibilmente, raccolgono scarichi abusivi di abitazioni e attività commerciali. Questo, nonostante, l’area risulti con un profilo “Eccellente” nel Portale delle Acque realizzato dal Ministero della Salute, secondo i campionamenti ufficiali eseguiti da Arpa Lazio negli ultimi quattro anni.

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Edizione 2013

Depurazione ancora in forte crisi
Depurazione ancora in forte crisi: su 24 punti monitorati nel Lazio, ben 17 sono risultati “fuorilegge”. Le acque campionate dai biologi di Legambiente evidenziano la presenza di scarichi non depurati adeguatamente con presenze di valori di escherichia coli e enterococchi intestinali al di sopra dei valori consentiti dalla normativa vigente, in particolare per i campionamenti effettuati in prossimità di foci di fiumi, torrenti e canali. Ma anche le acque prelevate nei pressi di alcune spiagge -dov’era notevole la presenza di bagnanti- hanno raggiunto preoccupanti livelli di carica batterica. Le maggiori criticità sono state riscontrate lungo il litorale romano e in provincia di
Viterbo. Criticità che mettono ancora una volta in luce l’urgenza di tutelare l’ecosistema marino e fluviale di questa regione, messo a dura prova da scarichi non depurati adeguatamente ma anche dall’aggressione del cemento.

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Mare negato: viaggio nei nove chilometri off-limits del litorale romano
Un mare sempre più “privato”. Il litorale romano, che si estende per circa nove chilometri, sta diventando un caso limite di accesso alla battigia, come può facilmente appurare chi durante la stagione estiva decide di fare un tuffo da queste parti. Ci hanno provato i volontari di Legambiente durante la giornata di mercoledì 24 luglio: con asciugamano in spalla hanno verificato la possibilità di accesso alla battigia nelle 77 strutture, di cui 12 chioschi e 65 stabilimenti. I risultati sono a dir poco scandalosi: 57 strutture sono completamente inaccessibili, l’87% del totale. Una situazione intollerabile, che viola palesemente la normativa vigente che obbliga i concessionari a garantire almeno una fascia di cinque metri destinati al libero transito per l’accesso alla battigia (legge finanziaria del 2006, art. 1, comma 25).

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Il business dei nuovi porti: fermare un’inutile e dannosa colata di cemento sul litorale laziale
Il business dei nuovi porti corre a ritmi forsennati sulla costa laziale. Uno sviluppo insensato che non tiene conto né dei reali traffici, né delle distanze tra un’infrastruttura e un’altra e che molto spesso, vedi il caso di Fiumicino, è frutto di una mera speculazione finanziaria. I numeri della portualità laziale sono da capogiro: 9402 gli attuali posti barca stimati, cioè 26 posti barca per ogni chilometro di costa, di cui 4.597 disponibili nella rete delle grandi infrastrutturazioni portuali ed i restanti 4805 disponibili in canali, darsene e ormeggi. Per la Regione Lazio, però, non bastano: a questi, secondo i piani regionali, andrebbero aggiunti infatti altri 4551 nuovi posti barca, nella rete delle grandi infrastrutture portuali, fra ampliamenti ed opere ex novo. Una scellerata politica che non tiene conto del grande problema dell’erosione costiera e dei territori a forte rischio idrogeologico in cui molto opere andrebbero ad insistere.

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Nel Lazio, dal 1988, cancellati definitivamente oltre 41 km di costa
Dal 1988 nel Lazio sono stati cancellati quarantuno chilometri di costa. Oggi, su un totale di 329 km, da Minturno a Montalto di Castro, ben 208 risultano essere trasformati ad usi urbani e infrastrutturali, ossia oltre il 63%. E il boom del cemento non accenna a diminuire con il rischio di far scomparire per sempre le bellezze naturali della regione.

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Edizione 2012

Goletta Verde a Roma: presentazione dei risultati sulla salute del mare laziale
Ben dieci punti sulle foci dei corsi d’acqua del Lazio sono risultati “fortemente inquinati” ed altri tre “inquinati”, secondo quanto emerso dalla fotografia scattata con il monitoraggio dei biologi di
Legambiente, dalla provincia di Viterbo a quella di Latina il sistema depurativo regionale presenta delle evidenti falle. Disservizi che vanno al più presto risolti come al più presto vanno fermati tutti i nuovi progetti che prevedano ulteriori ed ingiustificate colate di cemento sulle coste del Lazio. È questo il monito lanciato a conclusione della tappa laziale da Goletta Verde realizzata anche grazie al contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati.

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Goletta Verde incontra il Sindaco di Ponza
Goletta Verde ha incontrato il nuovo Sindaco di Ponza, Pier Lombardo Vigorelli, per sottoporre all’attenzione dell’amministrazione un documento fatto di proposte, idee e iniziative da mettere in campo per trasformare l’isola in un avamposto sostenibile, all’avanguardia nel coniugare la qualità dei servizi ricettivi e qualità ambientale del territorio. Questo il messaggio che la storica campagna di Legambiente per la tutela del mare e delle coste italiane, ha lanciato oggi dall’isola pontina: Ponza, un’isola stupenda con molti problemi di gestione e tutela del territorio, tante situazioni da affrontare, ma con un enorme potenziale di sviluppo sostenibile ancora tutto da esprimere, chiudendo col passato e puntando su innovazione, efficienza e tutela del patrimonio ambientale.

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L’abusivismo edilizio: piaga sulle coste del Lazio
Continua la stretta dell’abusivismo edilizio sul territorio laziale, nel 2011 sono state 634 le infrazioni accertate, ovvero 1,7 al giorno, violazioni che hanno comportato 2 arresti, 206 sequestri e 883 persone denunciate. La regione, pur scendendo dal podio della black list nazionale, rimane in un preoccupante 5° posto subito dopo le tradizionali regioni ad insediamento mafioso, incidendo sul totale nazionale dei reati edificatori con il 9,5% delle infrazioni complessive. Sono 218 i reati accertati in provincia di Roma, 204 quelle in provincia di Latina, 79 nel reatino, 75 nel frusinate ed infine 58 nel viterbese.

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