No alla soluzione business, risolvere il rischio idrogeologico e pensare una fruizione aperta a tutti

“Speriamo che i rangers della Governatrice Polverini siano il primo passo per una necessaria riqualificazione del Tevere, che passi attraverso la creazione di quel grande parco interregionale che Legambiente propone da tempo – ha detto Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio – La Regione ha una grande responsabilità, il fiume lungo il suo corso è troppo abbandonato e spesso si aspettano le emergenze per impiegare i fondi, che vengono dunque spesi per curare e non per prevenire. Le opportunità sono tante, ma attenzione alle soluzioni business: la soluzione non sono miriadi di barconi, pub e ristoranti, quanto piuttosto la fruizione da parte di tutti, cittadini e turisti, e il forte coinvolgimento delle associazioni di volontariato”.

Il rischio idrogeologico nel bacino del Tevere è altissimo, solo nel Comune di Roma sono a rischio oltre 1.800 ettari, ma il Tevere è anche il fiume che bagna 45 comuni del Lazio e oltre 200 luoghi di interesse storico e naturalistico in essi racchiusi. “I problemi sono tanti ma la soluzione è solo una: istituire il Parco Fluviale. Solo così il fiume sarà tutelato come quella risorsa unica per il Lazio quale è, dal punto di vista economico, culturale e soprattutto ambientale – ha concluso la direttrice di Legambiente Lazio, Cristiana Avenali – La Regione apra un tavolo per affrontare questi temi, le scelte politiche sul bacino fluviale devono essere chiare e precise, con una gestione sostenibile delle risorse”.

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