Percorsi running nelle ville storiche, Legambiente: no a interventi impattanti e sperpero di denaro (in allegato le foto dei cippi in legno di Villa Ada)

“No a interventi impattanti e sperpero di denaro per i percorsi running nelle ville e nei parchi di Roma -dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Le aree verdi nella Capitale soffrono di una costante mancanza di fondi e l’Assessorato all’Ambiente deve sempre fare i salti mortali per riuscire a intervenire e non sempre riesce, allora non ha proprio senso spendere 400 mila Euro del Dipartimento Sport su progetti inutili, impattanti e nemmeno discussi con le associazioni sportive e ambientaliste che in quei luoghi sono impegnate tutti i giorni. Anche dal punto di vista dei tanti che corrono nella aree verdi, sono d’accordo con chi crede che sia prioritario intervenire per rimettere a posto i sentieri, piuttosto che per attrezzare punti jogging in strutture già esistenti. Il progetto va ritirato, prima della conferenza dei servizi dell’11 febbraio, per come è stato illustrato.”

Legambiente è contraria al progetto dei percorsi running nelle ville e nei parchi romani annunciato dal  campidoglio, pericolosamente impattante e inutilmente costoso. In particolare, a Villa Ada ad esempio, da molti anni è pronto presso il Servizio Giardini il materiale necessario per segnare i percorsi running con piccoli ciocchetti di legno da posizionare a bordo siepe sui quali forgiare a fuoco le cifre del chilometraggio, che Legambiente ha avuto modo di visionare e fotografare.

Sempre da anni, è disponibile anche una dettagliata cartografia dei percorsi di allenamento nel parco di Villa Ada, elaborata dall’associazione podistica dei Leprotti insieme alla facoltà di Ingegneria dell’università La Sapienza (tre percorsi da 1.100, 1.850 e 6.250 metri con tanto di profili altimetrici e punti di controllo Gps). Basterebbe solo metterla su tabelle posizionate agli ingressi del parco. I soldi risparmiati potrebbero così andare ad interventi più utili per i podisti di Villa Ada, come l’attivazione di un punto jogging – come quello esistente a Villa Pamphilj – con la ristrutturazione dei locali inutilizzati nel caseggiato dei gabinetti Ama vicino all’ingresso del parco in via di Ponte Salario.

“Se i runners valuteranno che sono utili sistemi di segnalamento, allora va detto anche che si possono realizzare strutture del genere a costo zero e in modo ecocompatibile -continua Parlati-. Villa Ada, Caracalla, Villa Pamphilj e la valle della Caffarella sono quattro dei luoghi più belli della città, dove è insensato anche solo pensare di installare enormi cippi di cemento più altri massi più bassi ogni cento metri, cartellonistica e strutture per la sosta e lo stretching. D’altronde sulla qualità e sull’impatto delle strutture ci fanno ben sperare i pareri negativi che sarebbero stati espressi dalle Sovraintendenze e dal Parco regionale dell’Appia Antica.”

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