Comunicato Stampa

“L’unica risposta alle polemiche di qualcuno, circa le deroghe per le auto Euro 4 nelle giornate di targhe alterne e di blocco del traffico, è lo stop a tutte le eccezioni: quando si fermano le auto bisogna dare certezze ai cittadini, fermando tutti i veicoli, senza deroghe -dichiara Lorenzo Parlati, Presidente Legambiente Lazio-. Già lo scorso anno avevamo sostenuto questa proposta, proprio per non indurre in errore i cittadini, ma nel corso del tempo la situazione sta divenendo ancora più grave, visto che cresce il numero delle auto Euro 4, soprattutto diesel. Le auto Euro 4 a gasolio inquinano, infatti, quanto le auto Euro 0 a benzina: sono 48 i milligrammi al chilometro di Pm10 primario prodotti dalle automobili Euro 4 a gasolio, contro i 42 milligrammi al chilometro per le automobili Euro 0 a benzina. E’ positivo che siano intanto stati fermati i diesel Euro 4 senza filtro ma la soluzione vera è lo stop alle deroghe.”
Nel corso del tempo, è vero che la tecnologia ha fatto sì che sua diminuita per tutti i mezzi la quantità di PM10 emessa, ma rimangono ancora molto alte le emissioni per le auto a gasolio. Ma vediamo nel dettaglio. Le auto a benzina Euro 0 prodotte fino al 1981 emettevano complessivamente 68 mg/km di Pm10 primario, quelle tra il 1981 e il 1984 arrivavano a 52 mg/km, quelle dal 1984 al 1992 scendevano a 42 mg/km. Da quella data inizia il percorso virtuoso della normativa Euro, che ha portato le automobili Euro 4 a produrre circa 19 mg/km. Interessante anche la suddivisione tra il quantitativo che deriva direttamente dalla combustione, misurata dallo scappamento durante un ciclo urbano, corrispondente a 0,8 mg/km, a cui vanno aggiunti ben altri 18 mg/km derivanti da freni, pneumatici e abrasione. Per le automobili a gasolio i numeri sono molto diversi: partiamo da ben 213 mg/km di quelle cosiddette convenzionali prodotte fino al 1993, per poi passare a 84 mg/km nel periodo 1994/2000, a 66 mg/km poi fino al 2005 e solo con le Euro 4 dal primo gennaio di quest’anno arrivare a 48 mg/km, con un dato che rimane comunque altissimo. Anche in questo caso, è interessante la suddivisione tra il quantitativo che deriva direttamente dalla combustione, misurata dallo scappamento, corrispondente a 30 mg/km, a cui vanno aggiunti gli altri 18 mg/km derivanti da freni, pneumatici e abrasione. Ben più pesanti i dati per i mezzi commerciali che, nella migliore delle ipotesi, per quelli leggeri, cioè al di sotto delle 3,5 tonnellate, e comunque Euro 4, arrivano a produrre ben 57 mg/km di Pm10, mentre nel caso dei mezzi pesanti sopra le 3,5 tonnellate arrivano a 124 mg/km di PM10. Tutta un’altra storia quella dei ciclomotori, quelli al di sotto dei 50 cc, i cosiddetti “cinquantini” producono ben 128 mg/km di Pm10, quanto un camion sostanzialmente; i motocicli, invece, si attestano a 48 mg/km.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *