“Ci vuole una bella faccia tosta per chiedere di aumentare il biglietto e gli abbonamenti con un servizio che funziona male come quello dei trasporti della Capitale, intere zone non servite e una qualità decisamente scadente – afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Sono continue le segnalazioni di pesanti disservizi che ci arrivano: negli scorsi due giorni il trenino della Roma – Giardinetti ha fermato le corse a Centocelle senza spiegazioni dall’Agenzia della mobilità, che se l’è cavata con un laconico comunicato, e senza mezzi sostitutivi deportando i cittadini sul 105 già strapieno; stessa storia per l’80 e tutti i mezzi deviati per gli improvvisi lavori a via Nizza, che un paio di giorni fa sono scomparsi nel nulla per un’ora per un mezzo fermo a Via Po; o ancora, nessuna risposta rispetto ai vecchi vagoni dell’infuocata Metro B, dove si rischia lo svenimento. Insomma come intende rispondere ai cittadini, il nuovo piano industriale? Come si intende ridisegnare il servizio? Dopo gli assurdi scandali e una allegra gestione sotto inchiesta della magistratura, dal 2012 ci aspettiamo più servizio e più qualità del servizio, non nuovi aumenti”.
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