Piano Rifiuti, Legambiente: gravissime questioni poste da sentenza TAR, prossimo governo regionale dovrà rifare piano.
“Sono gravissime le questioni poste dalla sentenza del TAR che ha cancellato il piano rifiuti della Regione Lazio, vere e proprie accuse che confermano quanto Legambiente e i comitati hanno sempre affermato circa l’inaffidabilità del documento, il prossimo governo regionale dovrà rifare il piano -afferma Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. Abbiamo letto con attenzione le decine di pagine della sentenza e in sostanza ne emerge che la Regione Lazio ha inserito nel documento di pianificazione il cosiddetto ‘scenario di controllo’, il piano B come Legambiente lo ha sempre chiamato, basato sul conferimento in discarica piuttosto che sull’incremento della differenziata, sul pre-trattamento e sul recupero dei rifiuti. Ipotesi in netto contrasto con la normativa europea e nazionale, che rendono il Piano del tutto inaffidabile, tanto da prevedere in caso di mancata realizzazione dello ‘scenario di piano’, l’incremento delle volumetrie delle discariche da 828.423 metri cubi nel 2013 a ben 6.859.956 metri cubi nel 2017, per garantire l’autosufficienza regionale. Il Piano Rifiuti della Regione Lazio è illegittimo e quindi è annullato, andrà riscritto dal prossimo governo regionale tenendo conto dei giusti obblighi di legge, su riduzione, riuso e differenziata.”